Hollis Blown – 3 Shots ( Jullian Records, 2015)

Hollis Brown

Il quintetto di New York, discograficamente attivo dal 2009 con l’esordio del disco omonimo, ma che è diventato uno dei più convincenti combo r’n’r garage pop nel 2013 con l’uscita del disco “Ride This Train”, esempio di rock garage melodico crudo ed al tempo stesso accattivante e delizioso.
Lo scorso anno hanno dato seguito con l’omaggio ai Velvet Underground di Lou Reed (“Get Loaded”) rileggendo integralmente il disco dello storico gruppo.
Ora è la volta di allargare ancor di più gli orizzonti sonori e se per certi versi il gruppo denota un certo coraggio nel cercare sempre nuove soluzioni, abbandonando in parte il tracciato sonoro vincente del loro secondo album,non passa di certo inosservato anche un certo approccio poco convincente alle nuove composizioni.
Per fortuna i brani interessanti non mancano, come la lunga “John Wayne” ( piu’ di sette minuti) che parte come un gioiellino acustico e melodico per poi passare ad un esempio di energico rock psichedelico; “Rain Dance” nata da un brano inedito del grande Bo Diddley nel quale si nota l’inconfondibile sound, oppure “Highway 1” cantata con l’ospite Nikki Lane che diventa un delizioso siparietto country pop.
Oltre al songwriting del cantante/chitarrista Mike Montali e la presenza del chitarrista Jonathan Bonilla, “3 shots” vede la presenza anche dello storico bassista/cantante Dillon DeVito ed i più recenti acquisti Andrew Zehnal (batteria) e Adam Bock (pianoforte e voce).
“Mi amor” è una canzone basata sulle harmony vocals ed una chitarra acustica che ricama un sound spagnoleggiante;” Wait for me Virginia” e “The Ballad of Mr. Rose” esempi di pop rock di qualità ma anche di forzatura: il sound sembra non riesca ( o voglia) liberarsi e mostrarsi. Mi ricorda un poco la parabola artistica dei Deer Tick, altro gruppo dal grande potenziale ma non sempre espresso al meglio.
Una parte di responsabilità potrebbe appartenere anche alla produzione poco incisiva di Don DiLego oppure al missaggio di John Agnello (anche se parliamo di uno che ha lavorato con Bob Dylan e Son Volt, per fare due esempi) che “puliscono” troppo il sound facendolo diventare prevedibile e troppo pop.
Insomma, siamo di fronte a brani gradevoli ma che mancano di quella spontaneità e ruvidezza appartenuta ai brani del disco che ce li ha fatti conoscere due anni orsono.
Mi auguro che questo mezzo passo falso venga azzerato dal loro prossimo disco.
Intanto andate a gustarveli in versione live: sono previsti arrivare in Italia nel mese di Novembre per una serie di date (con opening act dei nostrani Sugar Ray Dogs).

Voto: 6,0

Tracklist:

1. Cathedral
2. 3 Shots
3. John Wayne
4. Rain Dance (feat. Bo Diddley)
5. Sandy
6. Sweet Tooth
7. Death of An Actress
8. Highway 1 (feat. Nikki Lane)
9. Wait For Me Virginia
10. Mi Amor
11. The Ballad of Mr. Rose

Per maggiori informazioni visitate il loro sito ufficiale: http://www.hollisbrown.com/