Corrado Pelagotti – Tempo da Lupi (Fanucci Editore, 2019)

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Collana : Nero Italiano
Pagine: 336

Un ottimo romanzo d’esordio con una trama noir, che a tratti si tinge di giallo e si spinge sino al genere pulp (sebbene non ci siano situazioni particolarmente cruente), ben costruita e divertente. Ne consiglio la lettura.

Voto: ***1/2

Sinossi:

Su una campagna senese insolitamente cupa e tenebrosa, lontanissima dalle immagini iconiche e perfette da cartolina, scende una pioggia torrenziale. È un tempo da lupi, adatto ai predatori, quello in cui, nel piccolo comune di Pontebosio, si incrociano i destini di tre individui: un assassino che si muove nell’oscurità con il preciso scopo di uccidere, un rappresentante di commercio in trasferta per una convention aziendale e uno zelante agente di polizia sulle tracce di una donna scomparsa nel nulla, forse vittima dello spietato “killer del foulard di seta”. Il timore è che il delitto nella contrada senese della Giraffa e un tentato omicidio nel borgo vicino di Montalcino, abbiano gettato un’insolita ombra di terrore sulla tranquilla provincia toscana. Questi tre individui, tra loro lontanissimi, si ritrovano uniti sotto un diluvio di acqua, tra imprevisti ed equivoci inimmaginabili che li risucchieranno in un ingarbugliato groviglio difficile da districare fino a una resa dei conti finale sorprendente e inattesa.

Attica Locke – Texas Blues (Bompiani Ed., 2019) – Anteprima

Texas Blues

Pagine: 356
Editore: Bompiani
Collana: Letteraria straniera
Traduzione: A,Padoan
Pubblicazione 26 Giugno 2019

Di solito le storie del sud sono così: una donna bianca viene uccisa o subisce un’aggressione, reale o immaginaria, e subito dopo, come la notte segue il giorno, un uomo nero muore. Ma quando si tratta di legge e ordine il Texas orientale ha regole tutte sue: lo sa fin troppo bene Darren Mathews, un Texas Ranger di colore che lavora tra le cittadine sparse lungo la Highway 59. Logorato da un misto di amore e odio per la sua terra, Darren è stato il primo della famiglia ad allontanarsi dal Texas, ha cercato di costruirsi una vita altrove. Finché il dovere l’ha richiamato a casa. Quando la fedeltà verso il proprio sangue rischia di rovinargli per sempre la carriera gli viene assegnato un caso anomalo a Lark, una manciata di case a ridosso delle paludi. Da quelle acque stagnanti sono emersi due corpi: un avvocato di colore di Chicago, e tre giorni dopo una donna bianca del posto. A Darren l’impresa di risolvere il caso prima che il magma di odio che scorre sotto la cittadina erutti e spazzi via tutto.

Don Winslow – Il Confine (Einaudi Ed., 2019) – Anticipazione

Don Winslow

Titolo Originale : The Border
Traduzione: A. Colitto
Collana: Stile libero big
Pagine: 922
In pubblicazione il 18 giugno 2019

In uscita il capitolo conclusivo della trilogia sul narcotraffico (dopo “Il potere del Cane” e “Il Cartello”) una storia epica di violenza, vendetta, corruzione e (in)giustizia, Don Winslow con “Il Confine” dipinge un ritratto dell’America di oggi, è un libro dal contenuto politico esplosivo, a partire dallo stesso titolo, che rimanda al muro che il presidente Trump vuole a tutti i costi erigere al confine. Come nei capitoli precedenti, è chiaro sin dall’inizio che nessuna barriera creata dall’ uomo può fermare il narcotraffico: «Un muro non serve a niente, per la semplice ragione che ogni muro ha delle porte».

Winslow ha speso vent’anni per documentarsi, fare ricerche e arrivare a completare la sua trilogia. “Il Confine” è un libro pieno di rabbia che parla di un mondo a noi tutti molto familiare e per questo decisamente inquietante.

Sinossi:

Per oltre quarant’anni Art Keller è stato in prima linea nel conflitto più sanguinoso nella storia degli Stati Uniti: il narcotraffico. Nella sua personale lotta contro Adán Barrera, capo del cartello di Sinaloa, Keller ha perso moltissimo, non solo alcune delle persone a lui piú care, ma anche un pezzo di anima. Adesso che è stato messo a capo della Dea, si rende conto che, dalle ceneri del mostro che ha distrutto, tanti altri ne sono sorti. I nemici sono ovunque, dai campi di papavero messicani a Wall Street alla Casa Bianca: gente che vuole ucciderlo, politici che cercano di annientarlo e, soprattutto, un’amministrazione che lo ostacola in ogni modo. Come si fa a prendere posizione quando non si sa più da che parte si sta combattendo?

CURIOSITA’:

L’emittente televisiva statunitense FX porterà sullo schermo la trilogia del cartello e le avventure di Art Keller di Don Winslow, che cominciano con il romanzo Il potere del cane, proseguono con Il cartello e si concludono con Il confine, in uscita sempre per Einaudi in Italia.
Shane Salerno (Le belve) scriverà la puntata pilota della nuova serie, mentre Winslow e Ridley Scott saranno produttori esecutivi.
Il regista Scott in passato aveva pensato di portare sul grande schermo il secondo romanzo, ma poi il progetto si è trasformato radicalmente.

Attualmente non si conoscono ancora i tempi di realizzazione o chi interpreterà l’agente Art Keller, ma certamente per FX si tratta di uno dei progetti di punta della nuova stagione 2020.

Note sull’ Autore:

Potrei rimandarvi in uno dei vari post presenti nel mio blog dedicati al grande autore, tuttavia posso riassumere quanto trovate sul sito ufficiale dell’autore che riprende quanto scrive l’editore italiano Einaudi:

Don Winslow, ex investigatore privato, uomo di mille mestieri, è autore di undici romanzi, che lo hanno consacrato come nuovo maestro del noir. Einaudi Stile libero ha pubblicato finora L’inverno di Frankie Machine (ultima edizione «Super ET», 2009), diventato un vero e proprio caso letterario, Il potere del cane, La pattuglia dell’alba, La lingua del fuoco e, nel 2011, Le belve, da cui Oliver Stone ha tratto l’omonimo film. Nel 2012, sempre per Einaudi Stile libero, è uscito I re del mondo, prequel de Le belve; nel 2013, Morte e vita di Bobby Z; nel 2014 Missing. New York, primo capitolo di una nuova serie poliziesca con protagonista il detective Frank Decker.

Joe R. Lansdale – Hap & Leonard : Sangue e Limonata (Einaudi Editore, 2019)

Sangue e Limonata

Pagine: 205
Editore: Einaudi (pubblicato il 26 marzo 2019)
Collana: Stile libero big
Traduzione: L. Briasco

Ennesima avventura per i nostri beniamini inventati dall’estro del grande scrittore Big Joe Lansdale: questa volta è un ritorno alle origini, a quando ancora ragazzini, Hap incontra Leonard e nasce l’amicizia che li accompagna ancora oggi negli anni della loro maturità (si fa per dire!).

Con questo Sangue e Limonata, secondo me, e dispiace dirlo in quanto si tratta di uno dei miei autori preferiti, è un tentativo fallito ed evitabile; sembra scritto quasi per dover rispettare le classiche esigenze contrattuali. Tuttavia traspare anche che l’autore si è divertito molto a creare un passato ai suoi due eroi.

A questo punto però consiglierei a Joe di prendersi un poco di tempo in più e riordinare le idee prima di pubblicare la prossima avventura di Hap & Leonard onde evitare di rendere meno importante quanto di buono ha creato su questa grande coppia nella letteratura di genere (che nel frattempo è diventata pure una serie tv).

Voto: ***

Sinossi:

Hap Collins è solo un ragazzo, ma sa già di essere molto diverso dai bigotti razzisti e ottusi della cittadina in cui è cresciuto. E sa che per ridurli a mal partito non bastano le parole: bisogna usare le loro stesse armi. Anche il giovane Leonard Pine è diverso da quelli che lo circondano: nero, gay e, a sorpresa, conservatore. Nella migliore delle ipotesi, i due formano una coppia improbabile. Finché un giorno, per caso, Hap vede Leonard fare il culo a strisce a una manica di bulli. E capisce che, a dispetto delle apparenze, ha trovato il socio ideale. Con ironia, Lansdale scava nel passato dei due detective più celebri dell’East Texas e compone un mosaico di vicende e personaggi di volta in volta terribili, comici, violenti e nostalgici.

Giovanni Sechi – Il Sesto Indizio (Fanucci Editore, 2018)

Giovanni sechi

Pagine 320
Editore: Fanucci
Collana: Nero italiano
Anno 2018

Un ottimo noir italiano ben scritto, che tiene alto il ritmo e la tensione e che mi sento di consigliarne la lettura.

Protagonisti sono due fratelli Enrico e Salvatore Carta molto diversi tra loro ma che li unisce il lavoro, la loro agenzia investigativa che si occupa di trovare persone sparite e date per morte: il primo è un ex professore, serio, affidabile, colto, razionale anche se soffre di disturbo ossessivo compulsivo nel sistemare le cose sempre nella stessa posizione; il secondo, invece è un ex poliziotto corrotto ed ora conduce una vita di eccessi: alcool, droga e sesso che non gli permettono di affiancare quasi mai il fratello nelle indagini, tuttavia dimostrerà il suo grande intuito e le sue spiccate doti investigative anche se dai modi poco ortodossi.
La richiesta di Monica Ghersi è un po’ diversa da quella che ricevono di solito. Infatti incarica Enrico di indagare su un caso archiviato che l’ha toccata personalmente: la scomparsa e poi in seguito, dopo il ritrovamento, il suicidio di sua figlia Teresa.
Enrico si dedica giorno e notte a questo caso da risolvere, ma per farlo scomoda personaggi pericolosi e finisce tra gli ingranaggi della mafia e dello spaccio di droga. Infatti Enrico sarà un bersaglio facile per aver riportato a galla questa storia ma nessuno ha fatto i conti con il fratello Salvatore il quale si darà una ripulita e convinto di doversi vendicare del fratello, colpito in maniera grave ma per fortuna ancora vivo, subentrerà nelle indagini che prenderanno una piega inaspettata.
La colpa del rapimento era subito ricaduta su un giovane un mezzo delinquente e spacciatore, Dario Spadafora. Qualcosa non quadra e sfugge a Salvatore, un dettaglio di cui si era accorto invece Enrico.
Alla fine però unendo le forze i due fratelli riusciranno a risolvere il mistero per nulla scontato, anzi sin dal principio molto intricato.

***1/2

Sinossi:

La Orpheus è un’agenzia investigativa fondata dai fratelli Carta: Enrico e Salvatore, il primo ex insegnante di religione insoddisfatto, il secondo ex poliziotto dedito al divertimento sconsiderato, con forti tendenze autodistruttive. La loro specializzazione è alquanto originale: rintracciare persone scomparse e date per morte, anche dopo tanti anni. Quando una donna, Monica Ghersi, si rivolge a loro per ritrovare il cadavere di Dario Spadafora, il pregiudicato che dieci anni prima ha rapito e torturato sua figlia Teresa, i Carta accettano l’incarico. Le indagini, però, li mettono in contatto con un pericoloso gruppo criminale del nord Italia per scoprire che nessuno crede alla versione ufficiale: la verità sembra coperta da un velo di mistero che ognuno vuole mantenere. In un serrato susseguirsi di colpi di scena, i fratelli Carta dovranno ricorrere a tutte le risorse a disposizione, lecite o meno, per fare luce sulla scomparsa di Spadafora. Ma come recita il motto tatuato sulla pelle dei due fratelli, Sed gladium, la verità spesso non porta la pace bensì alla violenza, e il vero compito è capire fino a che punto è opportuno spingersi in suo nome.

Note sull’ autore:

Giovanni Sechi è nato ad Alghero nel 1983. Laureato in giurisprudenza, ha lavorato in varie città d’Italia ma ora vive a Milano. Appassionato di storytelling sin dall’ adolescenza, i suoi racconti sono stati pubblicati in varie antologie. Nel 2016 ha esordito come romanziere con il noir “Solo tre regole”. Con “Il sesto indizio” fa il suo ingresso nel catalogo Nero Italiano edito da Fanucci Editore.

Alan Parks – Gennaio Di Sangue (Bompiani Editore, 2019)

alan parks

Traduzione: Marco Grado
Editore: Bompiani
Pagine: 368

Attratto dal titolo pulp, in realtà si tratta di un hard boiled scozzese (quindi un “tartan noir”) scritto nello stile classico del passato e nel passato è ambientato: siamo agli inizi degli anni ’70 ed a Glasgow (come nelle altre città europee) l’eroina si sta diffondendo rapidamente e la corruzione dilaga tra i palazzi di potere e della legge. Il bene ed il male camminano a braccetto e spesso si scambiano i propri ruoli.
L’ ispettore McCoy, il protagonista, ha un passato oscuro, travagliato, che torna a tormentarlo ogni notte, svegliandolo da incubi che lo fanno urlare di terrore nel rivivere la propria infanzia nelle case famiglia gestite da preti e suore, densi di orrore e di sangue. E’ un uomo di legge ma scende spesso a patti con la malavita, vive di continuo sulla linea sottile che separa il lecito e l’ illecito e questo gli torna utile quando deve conoscere la verità a tutti i costi.
Ottima è la capacità di Alan Parks (questa mi risulta essere la sua opera prima) di descrivere gli ambienti degradati di Glasgow, inoltre la trama risulta scorrevole e densa di dialoghi ben strutturati a volte tratteggiati da un’ironia amara e malinconica.
Parks inoltre, avendo lavorato in passato nell’ industria discografica, interviene inserendo in varie situazioni nel libro dei brani musicali, e fa incontrare il detective McCoy con David Bowie, il re del glam rock britannico nel backstage prima di un suo concerto durante l’indagine.

Sinossi

Glasgow, primo gennaio 1973. Mentre i cittadini perbene si riprendono dagli eccessi di Capodanno e gli altri continuano a nuotare nell’alcol e nella miseria, l’ispettore Harry McCoy della polizia di Glasgow è nel carcere di Barlinnie: un detenuto gli rivela che una ragazza sta per essere uccisa. E forse lui può salvarla. Ma non arriva in tempo. In un’affollata stazione degli autobus Tommy Malone spara a Lorna Skirving e poi si toglie la vita. I giornali si scatenano, il Capo si aspetta una rapida soluzione del caso. Harry McCoy, trent’anni e una certa propensione a trasgredire ordini e passare limiti, si tuffa nell’indagine, tallonato dal novellino entusiasta Wattie. Ma è fin troppo simile alle persone a cui dovrebbe dare la caccia: tra bordelli, vicoli bui e droghe come unica via di fuga dalla realtà, l’indagine si cala nel mondo dell’intrattenimento sessuale, un mondo dove con i soldi si possono comprare l’anima e il corpo di chiunque. Il primo romanzo di Alan Parks è un viaggio nella vita di un uomo inseguito da demoni più che mai reali, nel cuore nerissimo di una città che non lascia scampo, dove ogni speranza di redenzione sembra destinata a sprofondare nelle acque gelide del Clyde.

Note sull’ autore

Alan Parks è nato in Scozia e ha frequentato l’Università di Glasgow dove ha ottenuto un Master in filosofia. Ha lavorato per oltre vent’ anni nel mondo della musica. “Bloody January” è il suo romanzo d’esordio ed è il primo di una serie di romanzi con protagonista Harry McCoy.

Hervè Le Corre – Scambiare i Lupi per cani (Edizioni E/O, 2018)

scambiare lupi per cani

Pagine 304
Traduzione: Alberto Bracci Testasecca

I presupposti c’erano tutti perchè fosse un buon libro,un polar con gli attributi. A partire dal titolo (Prendre les loups pour des chiens, del 2017) la storia del protagonista Franck che esce di galera dopo cinque anni pronto a ricominciare, a ripartire con la propria vita, rimuginando nei giorni interminabili della prigione, sicuro che aveva fatto la scelta giusta, quella di non rivelare il nome del fratello Fabien come complice della rapina non finita benissimo ma che ha fruttato un discreto bottino.
Il giorno che viene rilasciato, ad attenderlo non trova il fratello ma Jessica, che afferma di essere la ragazza di Fabien. Sensuale ed ammiccante, presto si scopre in realtà una persona fragile, tossica e fuori di testa e sarà fonte di grossi guai per Franck, il quale ne è affascinato e disgustato insieme, e la seguirà nelle folli nottate finché non si ritroverà nei guai.

In attesa del fratello, che sembra sparito coi soldi rimasti della rapina per fare qualche losco affare in Spagna, Franck passa il tempo a studiare gli strani personaggi con cui divide la quotidianità, ovvero la stessa Jessica, bipolare e pazza, i suoi genitori entrambi dei poco di buono, scorbutici e alcolizzati, pieni di cattiveria che riversano sul mondo (e pure su di lui) e poi c’è la figlia di Jessica, Rachel di otto anni, l’unica alla quale riesce ad affezionarsi. E c’è un cane, un grosso e feroce mastino che gironzola in casa ma che tutti sembrano temere.

Il racconto, almeno all’inizio, non sempre è lineare: a tratti è crudo, ma Le Corre alterna abilmente momenti delicati a quelli disperati: descrive nei dettagli l’estate della campagna francese, la natura dei luoghi, i campi riarsi, i colori del cielo, e li mescola con la periferia urbana fatta di supermercati e centri commerciali, palazzoni anonimi che fanno da sfondo a una storia in cui il degrado sociale si insinua nelle pieghe di una narrazione che poco concede se non quella di depistarci e solo nella seconda parte del libro ci concede degli indizi su cosa sia veramente accaduto.

Franck si rivela da subito tutt’ altro che un delinquente, uno che ragiona prima di agire e che cerca di risolvere i problemi che gli si parano davanti evitando la violenza, anche se a volte sembra l’unica soluzione possibile.
Ma è anche un ingenuo e buono d’ animo e nel mondo ai margini in cui vive questo non lo aiuta. Emerge anche nel modo che ha di mostrare tenerezza ed un senso di protezione quasi paterna verso Rachel, una bimba che mangia e parla pochissimo, che non riceve molte attenzioni dalla madre e dai nonni, forse vittima innocente di qualcosa accaduto nel passato.

Una storia amara e senza riscatto che rivela l’essenza più nera della violenza, intensificata dalle disparità sociali e dalla disoccupazione che rendono il crimine una strada come un’altra da intraprendere nella dura lotta per la sopravvivenza.
Il noir di Le Corre è diviso in due parti che confondono vittime e carnefici. È solo quando scopriamo cosa è realmente accaduto che rimaniamo attoniti.
È in quel momento che la trama si svela in tutta la sua originalità.
Uno stile davvero particolare per un autore da scoprire.

Note sull’ Autore.

Hervé Le Corre vive nella regione di Bordeaux, dove insegna.
Autore molto apprezzato, ha vinto numerosi premi tra cui il Prix Mystère, il Prix du roman noir Nouvel Obs/Bibliobs e il Grand Prix de Littérature policière. Con Il perfezionista (edito in Italia da Piemme nel 2012), in Francia ha ottenuto il prestigioso Grand Prix du roman noir français di Cognac e il Prix Mystère de la critique. Nel 2015 le Edizioni E/O hanno pubblicato “Dopo la guerra”.

«Un romanzo terribile, un’oscurità impressionante».
Le Corrier de l’Ouest

Lou Berney – November Road ( Harper Collins Italia, 2019)

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Pagine 384
Editore: Harper Collins Italia
In pubblicazione il 17 gennaio 2019
Traduzione Nicolò Marcionni

Comincio l’anno nuovo con un post su un libro da acquistare che uscirà nei prossimi giorni, molto apprezzato dai colleghi dello scrittore, come per esempio quel geniaccio di Don Winslow che nella quarta di copertina scrive “November Road è uno dei libri migliori che abbia letto da molto tempo. E’ un romanzo importante ed indimenticabile.Perfetto e scritto in maniera brillante. Lou Berney è uno scrittore da leggere ed ammirare”.
Mentre Ivy Pochoda, autrice di Wonder Valley, finalista del LA Times Book Award commenta “Un trionfo di trama e prosa e una brillante descrizione delle contraddizioni dell’America degli anni ’60, l’innocenza, la violenza, il desiderio.”
Per finire con il grande Stephen King che interviene così: “Quando i lettori dicono che vogliono leggere un romanzo davvero buono, intendono questo. Eccezionale”.

Sinossi

La fortuna di Frank Guidry è giunta al termine.
Leale membro della mafia di New Orleans e fedele al suo capo Carlos Marcello, uno degli uomini più potenti e pericolosi d’America, Guidry ha imparato che tutti sono sacrificabili. Ma ora, purtroppo, è arrivato il suo turno perché sa troppe cose sul crimine del secolo: l’assassinio del presidente John F. Kennedy.
A poche ore dall’omicidio di JFK, tutti quelli che hanno legami con Marcello vengono trovati morti e Frank sospetta di essere il prossimo: è stato a Dallas per una missione per il capo meno di due settimane prima che il presidente venisse ucciso. Con poche possibilità di salvarsi, Guidry si dirige verso Las Vegas per incontrare un vecchio socio, un uomo spietato che odia Marcello abbastanza da aiutare Frank a sparire. Forse.
Frank sa che la prima regola della fuga è “non fermarsi”, ma quando vede una bella donna sul ciglio della strada con l’auto in panne, due figlie e un cane sul sedile posteriore, vede anche il travestimento perfetto per coprire le proprie tracce e seminare i sicari che lo stanno inseguendo. Fingendosi un assicuratore, si offre di aiutare Charlotte a raggiungere la sua destinazione, la California. Se lei lo accompagna a Las Vegas, lui può aiutarla a procurarsi una nuova auto.
Per Charlotte è più di una macchina: è una via d’uscita. Anche lei sta scappando, da un’esistenza soffocante in un piccolo paese dell’Oklahoma e da un marito gentile che è però un alcolista senza speranza. La loro è una storia americana: due estranei si incontrano per condividere un viaggio verso Ovest, verso un sogno, una speranza, e si scoprono l’un l’altro lungo la strada. Charlotte è attratta da un uomo forte e gentile; Guidry da una donna intelligente e divertente. Capisce che è determinata a dare una nuova vita a se stessa e alle sue figlie; lei invece non può sapere che lui sta disperatamente cercando di lasciarsi la vecchia vita alle spalle.
Un’altra regola è che i fuggiaschi non dovrebbero innamorarsi, soprattutto tra di loro. Perché una strada non è solo una strada: è una traccia e gli spietati e implacabili cacciatori di Guidry lo stanno raggiungendo. Però Frank non vuole solo sopravvivere, vuole vivere davvero, forse per la prima volta.
Ognuno è sacrificabile, o dovrebbe esserlo, ma ora Frank non può abbandonare la donna e le bimbe che ha imparato ad amare.
E questo potrebbe farli uccidere tutti.

Lou Berney vive ad Oklahoma City. Oltre a November Road è autore di altri tre romanzi: “The Long and Faraway Gone” (vincitore dei premi Edgar, Anthony, Barry, Macavity e ALA), Whiplash River e Gutshot Straight. Ha anche scritto una raccolta di storie, The Road to Bobby Joe.
Insegna nel programma MFA presso l’Oklahoma City University.

Sito Ufficiale: https://www.louberney.com/

Libri letti nel 2018 da segnalare

Non potevano mancare anche i libri che ho letto nel corso di quest’anno che vorrei segnalarvi, in questo caso in ordine di preferenza:

01. Brian Panowich – Come Leoni (NN Editore, 2018)

b.p.

02. James Anderson – Il diner nel deserto (NN Editore,2018)

James anderson

03. Joseph Knox – La lunga notte del Detective Waits (Einaudi Ed., 2018)

Joseph Knox

04. Jeff Johnson – Lucky Supreme (Fanucci Ed., 2018)

Lucky Supreme

05. Jake Hinkson – Inferno su Church Street (Edizioni Del Capricorno, 2018)

Jake Hinkson

06. Jason Starr – Intrecci Pericolosi a New York (Unorosso Ed., 2018)

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07. Stephen King – The Outsider (Sperling & Kupfer , 2018)

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08. Joe R. Lansdale – Il Sorriso Di Jackrabbit (Einaudi, 2018)

Il sorriso di Jack rabbit

09. Mariano Sabatini – Primo venne Caino (Salani Ed. , 2018)

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10. Philippe Georget – La Stagione Dei Tradimenti (E/O Ediz., 2017)

Philippe Georget

11. Romano De Marco – Se La notte ti cerca (Piemme Ed., 2018)

Romano De Marco

12. Jim Knipfel – Esequie ( Bompiani Ed., 2018)

Esequie

13.Jonathan Ames – Non sei mai stato qui (Baldini & Castoldi, 2014)

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14.Urban Waite – Faircry Absolution

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15. Christian Frascella – Fa troppo freddo per morire (Einaudi, 2018)

Fa troppo freddo per morire

16. Maria Elena Cristiano – Me And The Devil ( Pubblicazione indipendente, 2017)

Maria Elena Cristiano

17. Alessandro Morbidelli – Storia Nera di un Naso Rosso (Todaro Ed. , 2017)

Alessandro Morbidelli

18. Don Winslow – Palm Desert (Einaudi Ed., 2018)

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Buona Lettura!

Massimo

Tim Willocks – Un caso complicato per l’ ispettore Turner (Newton Compton Ed., 2018)

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384 pagine
Collana: Nuova narrativa Newton
In pubblicazione il 31 Ottobre 2018

Tim Willocks, nato a Stalybridge nel 1957 è uno scrittore, sceneggiatore e produttore. Tuttavia le sue prime esperienze derivano dopo aver conseguito una laurea in psichiatria e per diversi anni si è dedicato alla riabilitazione dei tossicodipendenti.
Nel frattempo si era già avvicinato alla scrittura ( fin dall’ età di dieci anni dopo aver visto i film di Sergio Leone si dilettava nello scrivere racconti western) ed in seguito, nei suoi romanzi troviamo molti elementi autobiografici, legati anche alla sua esperienza sulle droghe ed alle arti marziali. Infatti ha raggiunto il livello di cintura nera nello Shotokan karate.

Willocks impregna i suoi libri di violenza ma anche di abbondante psicologia, come in “Re macchiati di sangue” romanzo pubblicato da Mondadori nel ’97 ( poi ripubblicato da Edizioni BD) oppure il suo più famoso Bad City Blues , romanzo d’esordio targato Cairo Publishing, in seguito adattato per il grande schermo nel 1999 con un film interpretato da Dennis Hopper.
Willocks ha anche scritto il film-documentario di Steven Spielberg, The Unfinished Journey e la sceneggiatura del film “Lo straniero che venne dal mare” del 1997 e basato sul racconto “Amy Foster” scritto da Joseph Conrad.

In seguito ha cambiato genere ed ambientazione, passando ad una saga che comincia col monumentale “Religion” ambientato nel 1565, durante l’Assedio di Malta ed è l’inizio di una trilogia basata sulle avventure di Mattias Tannhauser, un ragazzo sassone che, dopo l’uccisione della sua famiglia da parte dei turchi, viene rapito e addestrato per diventare un giannizzero nell’Impero ottomano. Dopo anni di servizio lascia la vita militare per darsi al commercio di armi e oppio. In seguito torna alle armi per aiutare una giovane contessa maltese a ritrovare suo figlio, perduto da molti anni.
Nel 2013 è uscito il secondo romanzo intitolato “I dodici bambini di Parigi”(altro tomo di oltre 700 pagine). La vicenda narra delle peripezie che affronta Mattias Tannhauser nella città di Parigi durante i fatti accaduti nella Notte di San Bartolomeo per ritrovare la moglie Carla.
Sono anni quindi che stiamo attendendo il terzo capitolo conclusivo (che Willocks aveva annunciato un paio di anni orsono nel corso di alcune interviste ed aveva anticipato che la trama si sarebbe incentrata sulla stregoneria) ma a sorpresa esce questo nuovo libro dal titolo originale “Memo for Turner” decidendo quindi di tornare a scrivere per il genere noir. Esce il prossimo 31 Ottobre (e nel frattempo l’ho già prenotato).

Di seguito uno spunto della trama:

Città del Capo. Durante un weekend, una lussuosa Range Rover travolge una ragazza di strada. Al volante c’è il figlio di Margot Le Roux, la donna che gestisce gran parte del business minerario dello Stato. Margot, elemento di spicco nell’ influente élite di bianchi del Sudafrica, non vuole che le ambizioni del figlio siano ostacolate dalla morte di una ragazza senza nome, per giunta malata. Il ragazzo, dal canto suo, non ricorda nulla di quanto è accaduto: era troppo ubriaco per accorgersi dell’impatto, e gli amici che erano in macchina con lui hanno preferito abbandonare la vittima al suo destino. Tutti sanno che, con le giuste pressioni, qualunque legge può essere aggirata… Quando il detective Turner viene incaricato di risolvere il caso, si trova così a fronteggiare una fitta rete di intrighi e corruzione. Partirà alla volta della remota città mineraria che Margot possiede per fare luce sull’ accaduto. Ma la donna intende coprire suo figlio a qualunque costo e l’odissea di Turner per scoprire la verità è appena iniziata.

Bibliografia:

– Bad City Blues (1991)
– Il fine ultimo della creazione (Green River Rising, 1995)
– Re macchiati di sangue (Blood-stained Kings, 1996)
– Doglands (2011)
– Un caso complicato per il detective Turner (Memo from Turner, 2018)

Trilogia di Mattias Tannhauser:

Religion (The Religion, 2006)
I dodici bambini di Parigi (The twelve children of Paris, 2013

I suoi libri sono stati tradotti in venti lingue e hanno ottenuto un successo mondiale.

Dicono di lui:

«Pura narrativa adrenalinica.»
James Ellroy

«È raro trovare uno scrittore con così tanta passione ed energia.»
The New Yorker

«Un romanzo brillante, poetico… un trionfo letterario.»
New York Times

«Willocks ha uno straordinario talento.»
Time Out