Cracker – Berkeley to Bakersfield ( 429 Records, 2014)

Cracker

Il primo grande album del 2015 ( anche se è uscito lo scorso mese di Dicembre), il decimo album in studio dei Cracker, intitolato “Berkeley to Bakersfield”, un doppio album che presenta due lati diversi del paesaggio californiano: la zona settentrionale della baia ed il territorio posto a sud, Bakersfield.

Pur essendo a meno di cinque ore di auto da città a città, musicalmente queste due città non possono essere più diverse tra loro. La prima ha vissuto gli anni d’oro a cavallo tra i ’70 ed ’80, periodo in cui emerse la musica rock nella zona della baia, mentre Bakersfield è rinomata per la propria musica country divenuta icona popolare grazie a personaggi come Buck Owens e Merle Haggard a partire dagli anni ‘ 60 e ‘ 70. Nonostante queste differenze, sono elementi che i due co-fondatori del gruppo, David Lowery e Johnny Hickman, hanno sfruttato in una certa misura su quasi tutti i loro album in studio negli ultimi due decenni. Tuttavia, nel loro nuovo lavoro, invece di integrare questi due generi insieme, hanno dedicato ad ognuno un disco.
Come spiega Lowery, sul primo disco “Berkeley” troviamo la formazione originale dei Cracker – Davey Faragher, Michael Urbano, Johnny Hickman e Lowery. Questa è la prima volta che il gruppo originale ha registrato insieme dopo quasi 20 anni. “Abbiamo iniziato a registrare questo album presso la East Bay Recorders a Berkeley, CA. Per questo motivo abbiamo scelto di concentrarci stilisticamente sulla musica che più associamo alla East Bay: Punk e Garage con alcune sfumature funky. Per abbinare ulteriormente il nostro senso del luogo abbiamo preso spesso un tono apertamente politico nei testi. “Bakersfield” invece rappresenta il lato country californiano della band. In tutti i 24 anni di storia della nostra band abbiamo preso continuamente ispirazione nel country ed Americana, ma questa volta abbiamo voluto rendere omaggio in particolare alla musica Country-Rock che è nata dalle valli dell’entroterra della California”.

Nonostante si dimostri un ottimo lavoro, mi porta però a pensare che se i migliori brani di entrambi i dischi fossero stati utilizzati per ricavare un unico disco, questo sarebbe stato un grande album singolo. Sparsi cosi su due dischi, l’effetto è più diluito poiché ci sono alcuni momenti meno importanti su entrambi i cd che potevano essere rimossi se Lowery non avesse avuto in mente il suo doppio concept album. Indipendentemente da ciò, tutti i fan dei Cracker di certo apprezzeranno i risultati ottenuti.
L’ umorismo nero di Lowery, associato alla sua voce gutturale ed agli assoli di chitarra di Hickman generano la loro summa musicale, il loro lavoro migliore. Tante le canzoni presenti ma metterei in evidenza la languida “When you come down” con la sua pedal steel dolce/acida (da Bakersfield) ed il punk garage scoppiettante di “Beautiful” (da Berkeley) che non sfigureranno di certo accanto alle più belle melodie dei Cracker del passato.

Voto 8,00

Tracklist:

Disco 1:
1. Torches and Pitchforks
2. March of the Billionaires
3. Beautiful
4. El Comandante
5. El Cerrito
6. Reaction
7. You Got Yourself Into This
8. Life In The Big City
9. Waited My Whole Life

Disco 2:
1. California Country Boy
2. Almond Grove
3. King Of Bakersfield
4. Tonight I Cross The Border
5. Get On Down The Road
6. I’m Sorry Baby
7. The San Bernardino Boy
8. When You Come Down
9. Where Have Those Days Gone

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